Canali Minisiti ECM

Ricerca italiana: il diabete si può combattere a tavola

Diabetologia Redazione DottNet | 02/08/2022 09:19

Secondo lo studio cambiando il proprio piano alimentare sarebbe possibile, in soli 2 mesi, ridurre significativamente il grasso accumulatosi in eccesso nel pancreas e conseguentemente migliorare la produzione di insulina

Una ricerca condotta dall'Unità di Diabete, Nutrizione e Metabolismo dell'Università Federico II di Napoli, in collaborazione con l'Ircss Synlab Sdn e l'Istituto di Biostrutture e Bioimmagini del Cnr di Napoli, i cui risultati sono stati pubblicati su Diabetes Care, la principale rivista americana di diabetologia, dimostra che si può combattere e prevenire il diabete con una dieta con diverse componenti benefiche, ispirata alla tradizione mediterranea. Secondo lo studio cambiando il proprio piano alimentare sarebbe possibile, in soli 2 mesi, ridurre significativamente il grasso accumulatosi in eccesso nel pancreas e conseguentemente migliorare la produzione di insulina.

Quando il grasso è in eccesso, "si accumula, oltre che nel tessuto adiposo, anche in organi in cui non ci dovrebbe essere, come fegato, pancreas, cuore e muscolo, e questo accumulo altera alcune funzioni principali dei vari organi", ha spiegato il ricercatore Giovanni Annuzzi. Nel corso dello studio, è stato chiesto a pazienti con diabete tipo 2 di seguire per 2 mesi una dieta multifattoriale o una dieta ricca in acidi grassi monoinsaturi contenuti nell'olio extra-vergine d'oliva. La dieta multifattoriale "era ricca in fibre e in alimenti a basso indice glicemico (legumi, verdura, cereali integrali e frutta), acidi grassi monoinsaturi (presenti nell'olio extra vergine d'oliva), acidi grassi omega 3 e omega 6 (derivanti dal pesce grasso e dalla frutta secca a guscio), vitamine e polifenoli (frutta, verdura, tè, caffè). Mentre, l'altra dieta era ricca solo in acidi grassi monoinsaturi derivanti dall'olio extra vergine d'oliva", ha spiegato il ricercatore Giuseppe Della Pepa.

pubblicità

Ai partecipanti è stato misurato il contenuto di grasso pancreatico tramite una risonanza magnetica prima e dopo la dieta.
Inoltre, sono stati monitorati i livelli di glicemia e insulinemia a digiuno e nelle 4 ore successive ad un pasto test. "Al termine dei 2 mesi, il grasso pancreatico si è ridotto significativamente del 10% nella dieta multifattoriale e durante il pasto abbiamo osservato, sempre nella dieta multifattoriale, un incremento significativo della secrezione insulinica del 30%, soprattutto nelle prime due ore successive al pasto", ha spiegato il ricercatore. "Le ricadute cliniche derivanti dai risultati di questo studio sono enormi. Infatti, adottare una dieta ispirata alla tradizione mediterranea può indurre anche un miglioramento della secrezione precoce di insulina dopo i pasti, considerato uno dei meccanismi principali che portano al diabete tipo 2", ha concluso Angela Rivellese.

Commenti

I Correlati

Firmato e inviato alle principali Istituzioni del Paese un documento con cui si chiede di potenziare la rete diabetologica, di garantire l’equo accesso alle cure su tutto il territorio nazionale, di investire in prevenzione e diagnosi precoce, di svi

I nuovi LARN saranno presentati in anteprima al Congresso Nazionale a Piacenza

Fipe-Confcommercio e Associazione Aic firmano intesa

Lo rivela uno studio clinico della durata di 4 settimane pubblicato su Lancet Gastroenterology & Hepatology

Ti potrebbero interessare

Firmato e inviato alle principali Istituzioni del Paese un documento con cui si chiede di potenziare la rete diabetologica, di garantire l’equo accesso alle cure su tutto il territorio nazionale, di investire in prevenzione e diagnosi precoce, di svi

Nel nuovo Consiglio Direttivo, Vice Presidente vicario è la Dr.ssa Ketty Vaccaro, Vice Presidente il Prof. Davide Lauro, Segretario Generale il Prof. Alfonso Bellia

Al via la campagna congiunta FeSDI – ANCI per ribadire il messaggio che nella cura della malattia diabetica non si è soli

Pubblicato su Nature Reviews Endocrinology[i] un consensus report di un panel internazionale di esperti diabetologi e endocrinologi che raccomanda l’adozione dei sistemi di monitoraggio del glucosio con sensori

Ultime News

I consigli degli ortopedici della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT e della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia Pediatrica, SITOP

I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

Leccese: “Il sintomo più tipico della spondiloartrite assiale è la lombalgia più comunemente nota come mal di schiena”